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Proofy: tutela del diritto d’autore online

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Il Piacere di Scrivere cerca sempre quelli che sono gli strumenti online, le app e i siti che possono migliorare o rendere più semplice la vita di chi scrive. Tempo fa, navigando online, ci siamo trovati di fronte a Proofy, uno strumento che consente di ottenere una marcatura digitale del proprio lavoro. Di cosa si tratta?

Come funziona


Proofy è un servizio di deposito digitale dell’opera. Una volta registrati, si potranno caricare i file PDF o JPG, o MP3 delle proprie opere. A quel punto, si potrà scegliere uno dei piani annuali. Tutti i piani sono in prova 90 giorni, poi si passerà all’abbonamento annuale.

Il prezzo varia dai 15 ai 70 Euro all’anno (iva inclusa), in base allo spazio che si vuole ottenere durante l’anno (da 500 MB a 5 GB). In più, la marcatura così ottenuta è valida per 20 anni e il numero di registrazioni, in base al piano, variano dalle 10 alle 180.

La tutela non è minore se si utilizza il piano più conveniente, ma c’è solo una limitazione di spazio. Una volta caricati i file si ottiene una documentazione digitale, simile a un timbro, che indica data e ora di caricamento. Si chiama marcatura temporale ed è assolutamente legale.

Anzi, il servizio è stato recentemente premiato dalla Commissione Europea in tal senso, nell’ambito “Open Disruptive innovation”. Con questa marcatura temporale, l’autore dell’opera può dimostrare di essere tale e di poter vantare diritti d’autore sulla stessa.

La marcatura temporale può intervenire anche in caso di controversia in tribunale, perché l’autore ha una prova valida.

Chi si può tutelare

In realtà, non solo gli autori si possono tutelare. Musicisti, artisti, ma anche fotografi, web designer, grafici, copywriter e molte altre persone. Tutti quelli che hanno bisogno di tutelare una loro idea trovano qui uno spazio utile.

Questo permette di avere una garanzia digitale, il che non è mai scontato prima di pubblicare un libro o, semplicemente, inviare degli articoli.

Come utilizzare la marcatura temporale ottenuta da Proofy

La marcatura temporale andrebbe stampata e salvata sulla PEC (per chi ce l’ha). Molto interessante è anche il blog di Proofy, che spiega bene il diritto d’autore sui social network e intervista quelle che sono le attività migliori per i freelancers.

La marcatura serve per poter dimostrare a chi di dovere che l’opera è davvero la nostra, anche in sede legale. Quindi, una novità che, insieme a quella di Patamu, permette una reale tutela digitale (o almeno, superiore alla raccomandata via posta).




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