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Scrivere una biografia utile per il potenziale lettore

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Molti scrittori ad un certo punto della loro carriera sentono il bisogno impellente di scrivere una biografia sulla loro vita, ma è davvero necessario?

Personalmente credo che una biografia debba essere utile al lettore e di conseguenza l’autore deve aver avuto una vita interessante e stimolante, un qualcosa che posso comunicare un messaggio potente e diretto, altrimenti non ne vedo l’utilità.

Molte biografie parlano di vite comuni, che forse non comunicano la giusta essenza al lettore.
Ricordo di aver letto Anna Frank e di aver pianto fino ad esaurire le lacrime.

Un altro modo per scrivere un biografia interessante, sarebbe quello di affrontare in essa argomenti delicati e che di solito non vengono presi in considerazione.

Per esempio si potrebbe scrivere una biografia di una malattia, un modo per vincerla e conviverci, molte persone potrebbero riuscire in questo intento, ma quante di loro sanno davvero cosa significa?

Pertanto chi la scrive dovrebbe davvero essere affetto da una tipologia di malattia e quindi scrivendo una biografia, sarebbe di aiuto a tutte le persone che ne soffrono, che non hanno modo di parlarne, che magari si nascondo per vergogna.

Sono sempre dell’idea che la scrittura debba essere un modo per condividere esperienze, idee e pensieri personali, che debba trasmettere emozioni, lasciare un’impronta di se stessi.

Non credo nei romanzi piatti, nelle biografie imposte e senza scopo, non credo nei testi senza messaggigo, perché se non si ha niente da comunicare, allora non c’è niente da insegnare e pertanto non credo che la professione di scrittore possa essere adatta a queste persone.

Un altro paradosso lo riscontro spesso in personaggi definiti scrittori, che poi non leggono nemmeno un articolo di poche parole, allora mi chiedo:

Siete sicuri di voler intraprendere questa carriera?

Perché scrivere non è buttare a caso parole su un foglio, ma un modo per mettersi alla prova, superare i propri limiti, scoprire se stessi tramite una passione e un dono.

Quindi proviamo a pensare al mestiere di scrivere di Stephen King, lui si che insegna davvero qualcosa e che vale la pena di leggere, per quanto riguarda molti altri scrittori, per quanto famosi, non hanno mai scritto delle loro biografie, perché si sono resi conto che non avrebbero niente da comunicare e li apprezzo per questo.

Bisognerebbe sempre farsi un esame di coscienza e prendere atto di chi siamo veramente.
La scrittura aiuta a fare anche questo.

Leggere poi è in correlazione e allo stesso modo, se lo si fa con attenzione e meticolosità, si può scoprire molto da un testo.

Bisogna andare oltre le parole, leggere tra le righe e imparare.

Quindi per concludere, il mio consiglio è sempre quello di scrivere cose interessanti, altrimenti di lasciare stare, purtroppo questa non è una professione che si adatta a tutti.

Sharon Vescio


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