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Come scrivere un thriller

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Oggi è il genere più scelto dalle case editrici e il trend non accenna ad arrestarsi. Come scrivere un thriller valido e quali sono gli accorgimenti da seguire?

Cosa non deve mancare mai



Avere dei personaggi affascinanti è il primo passo per partire con un buon thriller. Non si tratta di avere personaggi per forza belli, ma di personaggi che psicologicamente abbiano una forte caratterizzazione.

Non ci vuole un esperto in tematiche psicologiche per poter scrivere un personaggio principale in questo modo, ma semplicemente tanta attenzione ai dettagli. Questo lavoro sarà premiato quando passerai alla stesura del tuo libro.

Per un buon thriller serve anche un nemico, uno che voglia raggiungere gli stessi obiettivi del protagonista e/o mettergli i bastoni tra le ruote. Mentre nel poliziesco la coppia può essere poliziotto/assassino, nel thriller avere due malati di mente che giocano a chi ammazza meglio non è male come idea.

Ovviamente, stiamo banalizzando per far capire. A questo punto, dovrai definire gli altri personaggi. Ora, devi capire quando e come questi si incontreranno e cosa faranno dopo il loro incontro. Deve succedere l’inaspettato e l’improbabile, ma mai l’impossibile.

A meno che il thriller non si svolga nel Paese delle fate, il tutto deve essere credibile e accettabile dal lettore. L’escalation di eventi o l’evento clou deve sfociare in un cambio di rotta, una virata nella scrittura. Il lettore fino a quel momento pensava che le cose andassero così e invece svaniscono, per lasciar spazio a ben altro.

Si comincia a vedere qualcosa, a esplorare. Alla fine, tutto dipende dall’autore. Puoi dare un lieto fine, lasciare un messaggio o tenere alle strette il lettore “solo per divertimento”. In ogni caso, sappi che qui l’originalità è tutto.

Strategie tutte da scrivere

Un thriller fatto bene non è assolutamente facile da scrivere. Ogni cosa deve essere pianificata nel dettaglio, ma l’autore dovrà essere anche in grado di “dimenticarsi” per non fare spoiler durante la storia. Leggere casi di successo aiuta, ma anche libri minori dello stesso genere (prima del boom) possono insegnare molto.

Anche vedere dei film aiuta (dopo la lettura), per capire ambientazioni generiche e confrontarsi con quello che si vuole dire. Dopo aver caratterizzato i personaggi (e nemmeno quello è uno scherzo), in realtà non è importante se muore qualcuno in un thriller. Rispetto al classico giallo, è l’evento inaspettato o lo stalking a dare quell’ansia tipica del genere.

Durante le vicende narrate, si possono creare dei punti interrogativi. Si tratta di momenti che all’inizio non si capiscono e che si scopriranno solo alla fine. All’inizio, infatti, sembreranno mancare di nesso logico. Una voce che non si sa da dove proviene, un’esplosione, un passo falso… Questo sta alla tua fantasia.

Lascia i tuoi personaggi liberi di fare quello che vogliono. Se sono fatti bene, sapranno la storia sicuramente meglio di te. In ogni caso, avere dei punti di riferimento, situazioni che ti fanno da checkpoint, può essere un’ottima idea per non perdere l’orientamento.

Ora, non ti resta che trovare la tua strategia e iniziare a scrivere!




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