Come rispondere a un’intervista scritta e come fare per promuovere il proprio libro con questo strumento?
Verificare che le domande non siano uguali per tutti
L’intervista scritta, da pubblicarsi sui blog o sui giornali, è sempre un’ottima occasione per farsi conoscere e promuovere il proprio libro.
Spesso, però, blogger e giornalisti hanno un modello standard, che seguono alla lettera nelle più disparate delle occasioni. In questo modo riescono a ottimizzare i tempi, ma, purtroppo, si finisce per perdere posizioni preziose su Google e di non essere letti, poi, sul cartaceo.
Come fare, allora? Prima di tutto, è importante dare al blogger la possibilità di fare domande. Come? Incuriosendo con il testo presente nella scheda di presentazione del libro (fatta, vero?), utilizzando una mail che crei un feeling con il blogger e cercando di collegarsi all’attualità per quanto riguarda il cartaceo.
Infatti, qualsiasi libro di buona qualità può avere collegamenti con il reale: il giornalismo viene quindi incuriosito da chi riesce a mostrare la realtà in modo accattivante (e magari attiri lettori, si spera).
Cosa fare se il blogger invia comunque delle domande copiate? Purtroppo, è necessario lavorare a monte. Per esempio, si possono inviare delle proposte di domanda. Se non vengono accettate, c’è poco da fare. D’altra parte, si è ospiti.
Essere sinceri
La sincerità è tutto nella vita. Anche perché, poi, ricordarsi di aver mentito è un gran casino. Per non parlare del rapporto con i lettori, che finisce per incrinarsi per forza.
La sincerità non significa raccontare tutte le proprie cose. Significa raccontarsi come personaggio autore e dare ai lettori una voce autorevole. D’altra parte, è bene avere un orgoglio per poter proteggere le proprie creature.
Avere un po’ di sano orgoglio non significa non accettare le critiche, ma sapere che si sta facendo qualcosa di bello e impegnarsi sempre per dare il massimo. Naturalmente, la critica costruttiva deve essere sempre ben accetta.
Il libro: un po’ di pepe
Quando si parla del proprio libro, si tende alla confusione e alla paranoia. Per fortuna, nessuno conosce un libro meglio di chi lo ha scritto. Quindi, “approfittiamo” con risposte semplici e mirate, ma anche abbastanza convincenti per rispondere alla domanda più importante di tutte:
Ma io perché ti devo leggere?
In più, è bene non dilungarsi troppo sulla professione e sui migliaia di libri pubblicati. Meglio parlare di un’opera alla volta, magari anche vedendo qual è l’interesse di chi intervista.
Le parole chiave
Se si sta per pubblicare un’intervista su Internet, è importante che le risposte abbiano anche qualche parola chiave. Naturalmente, senza essere dei copywriter. Per esempio, se il proprio libro è un testo romantico o fantasy, non c’è niente di male a dirlo nella risposta.
Oggi come oggi, i lettori cercano prima online e poi nelle librerie. Quindi, anche chiedere che vengano inseriti canali di vendita e pagine Facebook può essere un modo per farsi conoscere, a patto di inserire la giusta call.
Per esempio, inserire solo “pagina Facebook” come anchor text potrebbe non essere efficace quanto il nome della pagina…
Insomma, un’intervista non va mai presa per scontata.